Celiachia, Relazione 2015 Ministero Salute, FAQ, il registro alimenti

0

ROMA – 182.858 persone celiache in Italia al 31 dicembre 2015, 11.000 in più rispetto all’anno precedente. 129.225 donne e 53.633 uomini. Questi alcuni dei dati presentati dal Ministero della Salute nella Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia – Anno 2015.

Per quanto riguarda le regioni è la Lombardia al primo posto nel 2015 con il 17,7% del totale, ovvero 32.408 persone celiache, con il 9,7% ciascuno seguono Campania e Lazio, 17.777 celiaci. La Campania è la regione che nel 2015 ha avuto più diagnosi 2.268, Lombardia 1.867. Per quanto riguarda il Lazio le nuove diagnosi sono state 422. Età: la fascia d’età con più persone celiache è quella tra i 19 e i 40 anni (35,12%).

La celiachia è la maggiore intolleranza alimentare in Italia e si stima che a fronte dei 183.000 casi diagnosticati in Italia il numero teorico riguardi quasi 600.000 persone. Il fenomeno rispetto al passato è riconosciuto e presente. Nel 2007 anno della prima relazione annuale le diagnosi erano 64.398.

Oltre ai dati sulla diffusione dell’intolleranza e suoi nuovi casi diagnosticati la relazione riassume informazioni e Faq sulla celiachia, sul glutine, sulla predisposizione genetica, su come diagnosticare e le terapie necessarie, la normativa corrente.

“L’attuale definizione dei LEA prevede che la malattia celiaca sia inserita nell’elenco delle malattie rare di cui al DM 279/2001 come sprue celiaca e dermatite erpetiforme. La proposta di aggiornamento dei LEA, attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari competenti, prevede lo spostamento di entrambe le forme cliniche nell’elenco delle malattie croniche invalidanti visto che i dati epidemiologici attuali dimostrano che tale patologia non rientra più nel limite di prevalenza (inferiore di 5/10.000 abitanti) stabilito a livello europeo per le malattie rare.

La nuova collocazione consente agli assistiti di usufruire, in regime di esenzione, di tutte le prestazioni sanitarie appropriate per il monitoraggio della malattia e delle sue complicanze, e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti, mentre le prestazioni specialistiche per giungere alla diagnosi non saranno più in esenzione. Sul fronte dell’assistenza integrativa relativa agli alimenti senza glutine, ai fini di garantire un’alimentazione equilibrata è stato confermato, per i celiaci, il diritto all’erogazione gratuita dei prodotti tramite un sostegno economico all’acquisto di alimenti sostitutivi di quelli a base di cereali contenenti glutine”.

Il documento riporta quindi i riferimenti per conoscere gli alimenti e il Registro nazionale dei prodotti senza glutine, le fasce d’età per l’erogazione gratuita e il tetto mensile, come gli operatori alimentari possono chiedere di entrare nel Registro e infine dati riguardanti mense scolastiche, ospedaliere e delle strutture pubbliche.

Info: Ministero Salute relazione celiachia 2015

la tua pubblicità qui
Condividi.

Sull'Autore

Comments are closed.