Persone con disabilità, percorsi in ospedale, barriere sanitarie

0

ROMA – Barriere sanitarie, in circa i due terzi delle strutture sanitarie italiane non sono presenti percorsi prioritari per i pazienti con disabilità, il 78% non ha spazi per assistenza disabili. Questi i dati pubblicati oggi dall’Istituto superiore di sanità riguardanti l’Indagine conoscitiva sui percorsi ospedalieri per le persone con disabilità realizzata dalla Onlus Spes contra spem in partenariato con l’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

L’indagine è stata condotta tra gennaio e settembre 2014 inviando online dieci domande a risposta chiusa a 814 strutture ospedaliere italiane (ASL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari, IRCCS – Istituti di Ricerca e Cura a carattere Scientifico).

Dalle risposte è emerso che un percorso prioritario per i pazienti con disabilità è presente nel 36% delle strutture, con percentuali massime e minime che vanno dal 45,5% al Centro al 19,4% al Sud. Il 16,8% ha un punto di accoglienza dedicato (Nord 20,9%, 13,% Centro, Sud e Isole), nessuno ha mappe a rilievo per non vedenti, il 10,6% ha percorsi tattili, il 57,8% ha display luminosi per persone con deficit uditivi. Il 12,4% dei Pronto Soccorso ha percorsi riservati. Nessuno al Mezzogiorno.

Per quanto riguarda l’assistenza alla persona,e il 61,5% dispone di case manager e il 95,7% delle strutture consente la permanenza oltre orario visite dei caregiver.

Info: Iss, indagine persone con disabilità in ospedale 

la tua pubblicità qui
Condividi.

Sull'Autore

Comments are closed.