MILANO – 46,8 milioni di persone affette da una forma di demenza nel 2015, cifra che raddoppierà ogni 20 anni fino ai 74,7 milioni nel 2030 e 131,5 milioni nel 2050.
Questi alcuni dei dati presentatni nel Rapporto Mondiale Alzheimer 2015 L’impatto Globale della Demenza: un’analisi di prevalenza, incidenza, costi e dati di tendenza che è stato pubblicato in Italia dalla Fondazione Alzheimer Italia, rappresentate nazionale dell’organizzazione mondiale ADI- Alzheimer’s Disease International.
Secondo il rapporto ogni anno i nuovi casi di demenza sono 9,9 milioni, un caso ogni 3,2 secondi. Il 58% delle persone colpite da demenza risiede nei Paesi a basso e medio reddito e la percentuale che li riguarda è destinata a crescere fino a raggiungere il 68% nel 2050.
Una crescita esponenziale della malattia, che comporta costi e richiede risposte efficaci.
“I costi globali della demenza sono cresciuti da 604 miliardi di dollari nel 2010 a 818 miliardi di dollari nel 2015, registrando quindi un aumento del 35,4% e ci si aspetta che raggiungano mille miliardi d1 dollari in soli tre anni. La distribuzione dei costi (costi medici, costi di assistenza formale, costi di assistenza informale) non è cambiata in maniera sostanziale. I costi medici diretti rappresentano circa il 20% dei costi globali della demenza, mentre i costi dell’assistenza formale e di quella informale rappresentano ciascuno il 40% del totale”.
Secondo l’Alzheimer’s Disease International (ADI), tra le azioni necessarie e impellenti dovranno esserci l’inserimento della lotta alla demenza nelle priorità dell’Oms, il potenziamento degli investimenti nella ricerca, lo sviluppo in tutto i Paesi del mondo di Piani nazionali per la demenza.
