San Raffaele Milano, ricerca su flora batterica intestinale e sclerosi multipla

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ROMA – Relazione tra alterazione della flora batterica intestinale e attività di malattia nelle persone colpite da sclerosi multipla recidivante-remittente. Questo quanto scoperto dai ricercatori dell’ospedale San Raffaele di Milano, che hanno individuato nelle fasi di riattivazione della malattia nei pazienti, un’alterazione della flora batterica microbiota.

Lo studio è stato condotto dall’Ircss Ospedale San Raffaele – Gruppo Ospedaliero San Donato. È stato coordinato da Marika Falcone, Vittorio Martinelli e diretto dal professor Giancarlo Comi. Ciò che è stato scoperto e che deve essere in futuro confermato, è l’individuazione del ruolo importante che potrebbe ricoprire l’intestino nell’evoluzione della malattia. La relazione tra le cellule del sistema immunitario dell’intestino e l’attività della sclerosi multipla recidivante-remittente. Il rapporto tra la malattia in fase attiva e l’aumento di linfociti TH17.

“I risultati del nostro studio suggeriscono un ruolo importante della flora batterica intestinale nella patogenesi della sclerosi multipla recidivante-remittente” – ha dichiarato Marika Falcone – “Ciò non deve stupire. Le popolazioni batteriche che vivono nel nostro intestino interagiscono continuamente con il sistema immunitario. L’alterazione del loro equilibrio favorisce uno squilibrio immunologico a livello intestinale ma anche sistemico, con conseguenze importanti nel campo di tutte le malattie immuno-mediate e, in particolare, delle malattie autoimmuni, come la sclerosi multipla o il diabete di tipo 1”.

Così Vittorio Marinelli: “Lo studio sulle possibili relazioni tra microbiota e sclerosi multipla” campo nuovo ma in rapida espansione, non è importante solo per la comprensione dei meccanismi patogenetici della SM, ma potrebbe anche avere un ruolo nel decorso della malattia e nella risposta ai trattamenti”.

Info: Ospedale San Raffaele ricerca flora batteria e sclerosi multipla

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