Regione Lazio, tornano pubblici sedici ospedali

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ROMA – La Regione Lazio ha annunciato il rientro nel novero delle strutture pubbliche e di proprietà Asl di sedici ospedali finora rientrati nell’operazione Sa.Nim nel 2002. Si tratta del primo gruppo delle quarantanove strutture coinvolte nell’operazione del 2002 che sono destinate a rientrare.

Sa.nim è una società creata dalla Regione quindici anni fa che ha acquisito le strutture citate locandole poi alle stesse Asl, fissando al 2033 il riscatto del leasing e cedendo a una società di cartolarizzazione i crediti dell’affitto.

Ora sedici di queste strutture vengono riacquistate dalla Regione attraverso un bond che ha scadenza 2043. Bond che ha coinvolto investitori europei operanti in Italia, con valore nominale di 469 milioni di euro.

L’operazione sui sedici ospedali ha un valore nominale di 600 milioni di euro, benefici finanziari stimati fino al 2033 sono di 184 milioni. Queste le strutture che tornano subito alle Asl:

  • Istituto Superiore Odontoiatria “George Eastman” di Roma.
  • ospedale “Sandro Pertini” di Roma.
  • Poliambulatorio Via Bresadola di Roma.
  • “C.T.O.” di Roma.
  • Azienda Ospedaliera “Sant’Eugenio” di Roma.
  • Santa Caterina della Rosa di Roma.
  • Presidio “Sant’Agostino” Roma.
  • Presidio sanitario “Via San Zaccaria Papa” Roma.
  • Presidio Sanitario “Lungotevere della Vittoria” Roma.
  • Ospedale “A. Angelucci” di Subiaco.
  • Ospedale “Vittorio Emanuele” – Valmontone.
  • Ospedale “San Giuseppe” – Marino.
  • Presidio Ospedaliero “Pasquale Del Prete” di Pontecorvo.
  • Ospedale di Acquapendente.
  • Belcolle di Viterbo”.
  • Nuovo “Regina Margherita” Roma.

Info: Regione Lazio sedici ospedali pubblici tornano alla Regione

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