Regione Lazio, integrazione RmB e RmC, continua la revisione delle Asl

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ROMA – Con l’integrazione tra le Asl RmB e la RmC continua in Regione Lazio la revisione dell’organizzazione del sistema delle aziende sanitarie locali. Questo quanto comunicato dalla stessa Regione in una nota pubblicata l’8 settembre 2015.

Con l’integrazione della Asl RmB con la RmC continua il progetto di riduzione e accorpamento delle strutture sanitarie romane in vista poi delle revisione su nuove aggregazioni dell’intera strutture regionale.

Le nuove Asl romane “al termine del processo di riduzione, non saranno individuate dalle lettere dell’alfabeto, ma dai numeri 1, 2 e 3. Dalla fusione tra B e C, in particolare, nascerà una realtà con quasi seimila dipendenti, che servirà I,3 milioni di cittadini. Il territorio della nuova Asl – che somma i municipi IV, V, VI, VII, Vili e IX si estende dalla Tiburtina all’Eur: al suo interno rientrano ospedali importanti come Pertini, Tor Vergata, Casilino, Sant’Eugenio, Cto e Campus Biomedico”.

Così, da una nota apparsa sul sito delle Regioni, dovrà presentarsi la futura organizzazione delle Asl della Capitale:

  1. Roma 1 ( ex ASL RM E ed A) Municipi I°, II°, III°, XIII°,XIV°,XV. Popolazione residente 1.050.682;
  2. Roma 2 ( ex ASL RM B e C) Municipi ​IV°,V°,VI°,VII°,IX. Popolazione residente 1.290.266;
  3. Roma 3 ( ex RM D) Municipi ​X°,XI°XII° e Fiumicino. Popolazione residente 674.000.​

La revisione riguarderà quindi anche l’intero territorio regionale, nel quale le Aziende saranno coinvolte in aree di aggregazione che saranno la base per gare d’acquisto, per l’uniformità delle spese e di conseguenza dei costi di beni e servizi.

Le future aree di aggregazione dovrebbero essere tre, una riguardante il nord del Lazio (Asl Viterbo, Rieti e la ASL RMF), una con le Asl romane e una con le Asl del sud del Lazio.

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