Resistenza antimicrobica, prevenire era post-antibiotica, nota Aifa

0

ROMA – Era post-antibiotica. Pubblicato ieri dall’Aifa Agenzia italiana del farmaco un articolo nel quale l’Agenzia riassume quanto abbia fatto e quanto stia facendo per prevenire il diffondersi della resistenza antimicrobica, nel collaborare con la sanità nazionale e mondiale per fronteggiare i peggiori scenari per la salute mondiale.

Cosa dobbiamo fronteggiare? Testualmente, questo: “Uno scenario apocalittico, quello in cui le infezioni sfuggono alle armi della medicina moderna per divenire intrattabili, riportando il mondo, dal punto di vista sanitario, al periodo precedente alla seconda guerra mondiale. Oggi si tratta di una concreta minaccia per la salute pubblica mondiale come più volte ricordato dall’OMS, dalle istituzioni europee e da quelle italiane. Uno stato di cose determinatosi rapidamente e contemporaneamente in tutto il mondo a causa, principalmente, dell’utilizzo eccessivo e inappropriato di antibiotici, sia per uso umano che per quello veterinario”. Da tali previsioni e dai dati su uso e abuso di antibiotici su scala mondiale derivano le campagne, le indagini attivate negli ultimi anni dall’Oms, dalle comunità mediche e scientifiche mondiali e nazionali.

Per quanto riguarda Aifa, l’Agenzia ricorda la prima campagna sul tema lanciata nel 2008, per “difendere le nostre difese” (campagna Senza regole gli antibiotici non funzionano) e per utilizzare i farmaci in maniera opportuna. Quindi le informazioni a un database di 190000 medici e operatori sanitari, la raccolta dei dati compiuta dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed), le guide come quella Otite media acuta in età pediatrica e Faringotonsillite in età pediatrica. Le indagine europee come quella condotta sui left-overs, ovvero le persone che prendono più antibiotici di quelli prescritti dal medico.

Abbiamo citato Osmed, ecco alcuni dati: tendenza positiva del calo nell’uso di antibiotici, ma non assolutamente sufficiente: “I dati raccolti dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Agenzia certificano un rallentamento della spesa e dei consumi registrati per questa categoria. Limitando l’analisi all’ultimo quinquennio, si può osservare che nel 2010 la spesa era pari a 14,5 euro pro-capite, mentre nel 2015 è passata a 10,8 euro, con una variazione media annua del -5,7%. Anche i consumi, nello stesso lasso di tempo, sono diminuiti. Nel 2010 ogni mille abitanti venivano somministrate a carico del SSN 24,6 dosi di antibiotici, mentre nel 2015 ne sono state erogate 23,0 dosi. La variazione media annua dei consumi è stata pari al -1,3%. Sono numeri che indicano una tendenza positiva, ma non sono certo sufficienti”.

Info: Aifa resistenza antimicrobica fronteggiare minaccia globale

Leggi

La Giornata europea degli antibiotici 

la tua pubblicità qui
Condividi.

Sull'Autore

Comments are closed.