24 marzo, Giornata mondiale della tubercolosi

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GINEVRA – Wanted: Leaders for a TB-free world. Sabato 24 marzo sarà la “Giornata mondiale della tubercolosi” indetta dall’Organizzazione mondiale della sanità per incentivare gli sforzi sull’End Tb, la strategia per porre fine all’epidemia globale. Una giornata che lancia un appello ai leader di ogni livello, sociale, sanitario, politico per concentrare gli sforzi nell’accesso a cure e diagnosi.

TB – free world #EndTB

La tubercolosi è una delle prime dieci cause di morte nel mondo, 10,4 milioni di persone si sono ammalate nel 2016, 1,7 milioni le morti (con lo 0,4% rappresentato da persone sieropositive) e di queste il 95% nei paesi a basso e medio reddito. Una minaccia totale, globale, presente. 1 milione i bambini colpiti nel 2016, 250.000 hanno perso la vita. A questo si aggiunge l’antibiotico resistenza, la crescita della Tbc multir-esistente, con 600.000 nuovi casi resistenti alla rifampicina, 490.000 MDR-TB.

Da qui il richiamo della Giornata per concentrare ulteriorrmente gli sforzi sulle cure e le diagnosi. 53 milioni di vite si stima siano state salvate con cure efficaci e appropriate tra il 2000 e il 2016. Il calo dell’incidenza è attualmente del 2% l’anno, ma occorre arrivare al -4/5% l’anno per porre fine all’epidemia. End TB è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

La Giornata è segnalata dal Ministero della Salute che riporta dati riguardanti l’Italia e schede di approfondimento del proprio sito e di Epicentro – Iss. Il piano europeo 2016-2020 punta a ridurre del 35% i decessi, l’incidenza del 25% e di raggiungere successi nel 75% dei casi di Tbc multi-resistente (MDR-TB).

L’Italia è paese definito dall’Oms a “bassa endemia” con meno di 10 episodi ogni 100.000 abitanti, in gran parte riguardanti persone con minore possibilità di accesso ai servizi sanitari. Nel 2016 4.032 casi, 4.461 nel 2011.

Info: Oms World Tb Day 2018

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