ROMA – La salute nelle città: bene comune. Benessere, stili di vita. Obesità, diabete. Sono questi alcuni dei temi affrontati dal manifesto presentato a Roma l’11 luglio dall’’Health City Think Tank in occasione della prima edizione dell’Health City Forum organizzato a Roma da Italian barometer diabetes observatory (IBDO) Foundation, Università degli studi di Roma Tor Vergata, Health City Think Tank e Istituto per la Competitività (I-Com), con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Dieci punti, per una salute nelle città, dove le città sono ancora e saranno in futuro il luogo di maggiore aggregazione, i luoghi dove nei prossimi decenni risiederà il 70% delle popolazione mondiale.
Ecco i punti:
- “Ogni cittadino ha diritto ad una vita sana ed integrata nel proprio contesto urbano. Bisogna rendere la salute dei cittadini il fulcro di tutte le politiche urbane.
- Assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando il grado di autoconsapevolezza.
- Inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano.
- Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie.
- Promuovere una cultura alimentare appropriata attraverso programmi dietetici mirati, prevenendo l’obesità.
- Ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo.
- Sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare.
- Creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili.
- Considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano.
- Studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti”.