Stato-Regioni, il nuovo protocollo diagnostico per la celiachia

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ROMA – Nuovo protocollo di diagnosi e follow-up della celiachia. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.191 del 19 agosto 2015 l’Accordo 30 luglio 2015 ai sensi dell’articolo 4, del Decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul “Protocollo per la diagnosi e il follow up della celiachia”.

Si tratta del nuovo protocollo nazionale utile alla diagnosti e al follow-up della malattia, un protocollo che prevede innanzitutto un nuovo algoritmo riguardante lo screening iniziale, che dovrà basarsi su test sierologici affiancati da biopsia negli adulti, e la possibilità di evitare tale metodologia diagnostica per i pazienti in età pediatrica.

Molte informazioni sull’Accordo e su cosa da tale accordo deriverà sono contenute in una nota pubblicata dal Ministero della Salute il 21 settembre 2015.

Ne riportiamo la parte essenziale: “Il nuovo algoritmo comprende uno screening iniziale con test sierologici, seguito da una biopsia intestinale di conferma in tutti gli adulti mentre per la fascia pediatrica la novità è la possibilità di porre diagnosi di celiachia senza ricorrere alla biopsia intestinale, a certe condizioni (presenza di sintomi o segni clinici riconducibili alla celiachia, positività della anticorpi antitransglutaminasi oltre dieci volte il limite superiore della norma e degli anticorpi anti endomisio, riscontro dei geni predisponenti HLA DQ2 e/o DQ8 e risposta favorevole alla dieta senza glutine)”.

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