BRUXELLES – 1,1 milioni di persone sono morte nel 2013 nel Unione europea per attacchi di cuore e ictus, un numero di decessi che copre circa un quinto, il 21,6% del totale. Questi alcuni dati rilasciati ieri da Eurostat.
In quel milione circa 644 mila decessi sono stati causati da infarto e circa 433 mila da ictus, numeri rilevanti, anche se Eurostat evidenzia come rispetto al 2000 l’incidenza sia in calo, con infarti e ictus che nel 2000 hanno comportato rispettivamente 16,6% e 11,5% dei decessi, mentre nel 2013 sono stati 12,9% e 8,7%.
Per quanto riguarda l’età, entrambi hanno causato il 10% delle morti totali nelle persone con meno di 40 anni, 20% tra 40 e 69, più del 20% oltre i 69 anni. Rispetto alle aree geografiche, in Italia gli infarti hanno causato nel 2013 l’11,9% delle morti (13,1% nel 2000). Gli ictus 9,7% e nel 2000 12%.
L’Italia in una classifica statistica si pone in entrambi i casi in posizione medio alta. Per gli infarti spicca in vetta la Francia con il 6% dei decessi mentre ultima è la Lituania con il 36,7%. Per quanto riguarda l’ictus ancora la Francia con il 5,7%, ultima la Bulgaria con il 19,7%.
