Nascite, i dati del Rapporto Cedap 2016 del Ministero della Salute

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Pubblicato dal Ministero della Salute il Rapporto annuale sull’evento nascita in Italia – CeDAP 2016, dati 2016 derivanti dal flusso informativo del Certificato di Assistenza al Parto.

Le rilevazioni interessano 467 punti nascita. Parti in ospedale rilevati da Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO) pari al 100,1%, 99,8% nati vivi. 89,2% delle nascita in strutture pubbliche o equiparate, 10,5% case di cura e 0,1% altrove. 63,9% dei parti in strutture sanitarie che ospitano più di 1000 eventi ogni anno.

Il 21% dei parti ha interessato madri di cittadinanza non italiana, 32,8 età media, età media primo figlio donne italiane 31 anni, straniere 28,3. 44,2% medio alta scolarità, 28% medio bassa, 27,8% le donne laureate, 55,3% delle donne ha un impiego.

Più di 4 visite ostetriche nell’85,3% dei casi, 3 ecografie nel 74,6%. 2,5% le donne che hanno effettuato la prima visita dopo il terzo mese. 7,1 ogni 100 parti le amniocentesi, 22,5 delle donne con più di 40 anni.

Il padre del bambino ha assistito nel 92,2% dei casi, 6,4% un familiare, 1,4% una persona di fiducia.

33,7% i parti cesarei. “Si conferma il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica”.”Parti classificabili secondo Robson sono complessivamente pari a livello nazionale a 450.400, corrispondenti al 97% del totale dei parti avvenuti nei punti nascita pubblici, equiparati e privati accreditati”.

Tasso di mortalità di 2,78 ogni 1.000 nascite, 4.835 casi di malformazione diagnosticati dopo la nascita.

PMA 1,93 gravidanze ogni 100.

Info: Ministero Salute Rapporto analisi dati Cedap 2016

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