Regione Lazio, approvata la nuova legge sulle politiche sociali

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ROMA – Sociale. È stata approvata dal Consiglio della Regione Lazio il 16 luglio 2016 la proposta di legge 88 del 2013 riguardante la riforma dei servizi sociali. Si tratta di una proposta di legge che si ispira alla Legge quadro nazionale 328/2000 e che riforma un impianto normativo regionale che risale al 1996.

Madri e gravidanza, famiglie numerose, assistenza disabili, anziani. Dipendenze, difficoltà economiche, migranti. Donne vittime di violenza. Sono questi gli ambiti ai quali si rivolge la nuova legge, e lo fa con una serie di misure e investimenti destinati all’assistenza e ai servizi.

Il provvedimento in primo luogo unifica le tipologie di prestazioni essenziali che dovranno essere assicurate in maniera uniforme in ogni distretto socio-assistenziale su tutti i territori della Regione. Viene introdotta la figura del caregiver familiare, quindi istituita la gestione associata del servizi sociali. “La nuova legge prevederà la possibilità di mantenere a livello comunale soltanto quei servizi che hanno non rilevanza sanitaria e che comportano una modesta complessità gestionale. Tutti gli altri interventi dovranno essere gestiti invece a livello associato. La riforma ribalterà radicalmente anche i meccanismi finanziari della spesa sociale. Finora i comuni utilizzavano le risorse dei propri bilanci esclusivamente per i servizi da essi stessi singolarmente erogati ai loro cittadini, mentre i piani sociali di zona distrettuali venivano finanziati quasi interamente dalla Regione per fornire soltanto servizi integrativi all’offerta comunale. Con il trasferimento delle funzioni saranno potenziati i livelli organizzativi di cui al capo quinto, ovvero gli organismi e gli uffici dei distretti socio-assistenziali, attraverso il distacco del personale degli uffici dei singoli comuni dedicati ai servizi sociali”.

La programmazione delle attività sarà affidata al Piano sociale regionale, mentre la raccolta delle informazioni open data sarà affidata al Sistema informativo dei servizi sociali della Regione (Siss).

Per quanto riguarda ancora azioni, attività e obiettivi, i Comuni associati e le Asl dovranno adottare convenzioni per l’integrazione socio sanitaria, da rispettare e che saranno oggetto di valutazione. Potenziata la Conferenza locale per la sanità che diverrà Conferenza locale sociale e sanitaria e “soprattutto viene normata con precisione la presa in carico integrata della persona attraverso i Punti unici di accesso alle prestazioni sociali, socio-sanitarie e sanitarie, e viene adottato il modello di integrazione basato sul budget di salute”.

Dovrà nascere infine l’Osservatorio regionale per le politiche sociali, i Comuni dovranno dotarsi di una carta dei diritti di cittadinanza, i Comuni dovranno inoltre destinare la maggior parte delle proprie risorse al finanziamento dei piani di zona distrettuali.

Il finanziamento regionale a supporto della legge per il 2016 sarà di 150 milioni di euro.

Info:
Regione Lazio, dopo 16 anni nuova legge sul sociale 
Cosa prevede la nuova legge 

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