Presentato Spid, nuovo sistema pubblico identità digitale, cos’è, le tappe

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ROMA – Spid. Questo il nome del nuovo sistema di identità digitale per cittadini e imprese che è stato presentato ieri a Roma dal ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madia. Si tratta di un programma per l’accesso univoco da parte dei cittadini a tutti i servizi online della pubblica amministrazione, che dopo una prima fase sperimentale a tappe e a zone dovrà essere totalmente attivato entro due anni.

Spid cos’è

Oggi parte una nuova grande infrastruttura immateriale dell’Italia” – ha dichiarato ieri il ministro Madia – “un percorso che implica grandi cambiamenti perché ogni cittadino potrà richiedere un’identità digitale con oltre 300 servizi online delle pubbliche amministrazioni. Il nostro obiettivo è Italia login: un pin unico che dovrà diventare per tutti quello che è adesso il codice fiscale e che consentirà di lasciarci alle spalle la doppia F, ovvero file e faldoni. Spid ci consente infatti di usare l’innovazione legandola non alla parola obblighi bensì alla parola diritti”.

Come si evince dalla presentazione pubblicata dal Ministero, per Spid si intenderà un nuovo sistema che con login e password permetterà ai cittadini, sia persone fisiche che giuridiche, di ottenere un’unica identità digitale e accedere a servizi online pubblici.

I servizi ai quali si accederà in prima battuta dovrebbero essere circa 300. Si parla di Inps iscrizione e contributi lavoratori domestici, Imu Tari Tasi, asili nido, incentivi imprese, anagrafici, Isee, domanda gestione separata, denuncia infortunio Inail, invalidità civile, domanda di disoccupazione, ritiro referti medici, riscatto laurea, fascicolo previdenziale cittadino, assegno nucleo familiare. Servizi pubblici quindi ai quali dovranno aggiungersi in seguito anche servizi di enti privati.

15 marzo

La prima fase del periodo sperimentale avrà inizio il 15 marzo, quando per primi apriranno il sistema Inail, Inps, Regione Emilia Romagna e Regione Toscana. Quindi in aprile Agenzia Entrate, Regione Friuli, Comuni Firenze e Venezia, e terzo step a giugno con Regioni Lazio, Piemonte, Liguria, Comune di Lecce.

Comunica il documento del Ministero “queste sono le date di implementazione Spid degli enti pilota, ma dal 15 marzo chiunque, sia soggetto pubblico che privato, può diventare service provider, trovando tutte le informazioni sul sito spid.gov.it”.

Accesso

La gestione delle identità digitali sarà svolta da privati accreditati da Agid Agenzia italia digitale. Attualmente tre sono i gestori in essere, Infocert, Poste, Tim, e i tre attuali come i futuri dovranno garantire ai cittadini identiche capacità e rispetto delle stesse regole di accesso, sicurezza, privacy.

Ogni identità potrà avere infine tre differenti livelli di accesso, con tre livelli crescenti di sicurezza.

Eccoli in elenco:

  • Identità SPID di primo livello –  Permette l’autenticazionetramite ID e password stabilita dall’utente;
  • Identità SPID di secondo livello – Permette l’autenticazione tramite password + generazione di una One Time Password inviata all’utente;
  • Identità SPID di terzo livello – Permette l’autenticazione tramite password + smart card.

Ciò che potrà scegliere il gestore sarà la modalità di verifica dell’identità del cittadino prima del rilascio dello Spid. Potrà chiedere documento e modulo, oppure identificazione informativa, oppure infine firma elettronica e carta di identità.

“Quello che parte oggi” – ha concluso il ministro in conferenza – “è un percorso che come tale richiederà aggiustamenti e miglioramenti per far crescere la domanda di digitale tra gli italiani e per aumentare l’offerta di servizi, agganciando anche i servizi non solo della pubblica amministrazione ma anche del settore privato. Un percorso che faremo insieme ma per il quale un bilancio sarà fatta due anni dopo Venaria come promesso lo scorso dicembre”.

Info: spid.gov.it

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