Disturbi alimentazione, Codice lilla e raccomandazioni per i familiari

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ROMA – Codice lilla; raccomandazioni per i familiari. Sono stati pubblicati dal Ministero della Salute due documenti sul trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione elaborati dal Tavolo di lavoro per gli interventi in ambito di disturbi dell’alimentazione (DA). Il primo con indicazioni tecniche e operative per accoglienza triage e trattamento nelle strutture sanitarie e nei Pronto Soccorso di casi che presentano disturbi. Il secondo con una lunga serie di informazioni a sostegno delle famiglie per comprendere e affrontare le patologie.

Codice Lilla

Interventi per l’accoglienza, il triage, la valutazione ed il trattamento del paziente con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – Raccomandazioni in pronto Soccorso per un Codice lilla.

Il documento presenta una serie di indicazioni sanitarie e tecniche per individuare una caso di persona con DA che accede al Pronto Soccorso. Affrontarlo, trattarlo, fino alla dimissione e alla segnalazione dei centri specialistici. Apre riportando una classificazione delle patologie e dei relativi livelli di gravità, citando i quadri definiti dal Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5):

  • “Anoressia Nervosa;
  • Bulimia Nervosa;
  • Disturbo da Binge-Eating;
  • Altri disturbi dell’alimentazione: Disturbi della Nutrizione o dell’Alimentazione con Specificazione e senza Specificazione;
  • Disturbo Evitante/Restrittivo dell’Assunzione di Cibo;
  • Pica e Disturbo da ruminazione”.

Quindi i comportamenti da individuare in anamnesi, gli indici per comprendere la complessità della patologia (tra gli altri peso, pressione, comportamenti di eliminazione, frequenza cardiaca, Ecg, temperatura corporea, enzimi epatici), i quadri e le combinazioni di segni e sintomi particolarmente pericolosi, e da qui i criteri di ammissione al ricovero. “In presenza di grave depressione e rischio suicidario, l’indicazione al ricovero urgente in ambiente psichiatrico viene valutata con una consulenza psichiatrica urgente”.

Viene descritto quindi l’approccio empatico che potrebbe essere necessario nell’accogliere un paziente che arriva in una struttura sanitaria, i ruoli del personale sanitario, la comunicazione. Cenni sul trattamento medico e infine interazione pronto soccorso territorio. “Quando non si ravvisa la necessità di un trattamento urgente in ambiente ospedaliero, è indicata una attenzione particolare all’invio del paziente alla più vicina struttura specialistica multidisciplinare per i disturbi alimentari, per una valutazione più approfondita e per la definizione di un programma di trattamento. Nell’invio, si deve tener conto delle difficoltà e delle resistenze di molti pazienti ad accettare le cure proposte e intraprendere un trattamento; in molti casi può essere opportuno che sia il medico stesso a prendere contatti con la struttura specialistica di riferimento più vicina o a fornire comunque un’indicazione precisa e circostanziata a riguardo”.

I centri specialistici sono elencati nel sito istituzionale Disturbi del Comportamento Alimentare. Lo stesso sito avrà in indice tra le pubblicazioni anche i due nuovi documenti ministeriali.

Familiari

Il testo per le famiglie è Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: raccomandazioni per familiari, pensato per fornire “risposte su come riconoscere i sintomi dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, a
comprenderne la natura e a fornire un orientamento sulla scelta del trattamento”. Segnalare il sostegno e l’assistenza che possono fornire presidi e servizi sanitari e istituzionali, le associazioni.

Cosa è utile da sapere, i sintomi primari che rendono necessario un colloquio con il pediatra o con il medico curante, la descrizione dei quadri principali (ricordando che in ogni caso la diagnosi va sempre affidata a medici e specialisti), quindi una serie di domande e risposte, diciotto quesiti.

Citiamo il primo: “1. Cosa sono i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione? I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono malattie complesse in cui si esprime una situazione di disagio e sofferenza psicologica attraverso un malessere fisico. Si presentano con diverse sfaccettature e ad età differenti. Le cause non sono note, anche se sono stati identificati numerosi fattori di rischio potenziali individuali, familiari e socio culturali come la bassa autostima, il perfezionismo, l’interiorizzazione dell’ideale di magrezza, l’insoddisfazione per l’immagine corporea, le prese in giro per il peso e la forma del corpo, la pressione sociale ad essere magri che portano le persone colpite ad adottare comportamenti estremi e non salutari di controllo del peso e della forma del corpo. I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione hanno un forte impatto non solo sul benessere dell’individuo che ne è affetto ma anche su quello dei suoi familiari”.

Una tabella riassume e riordina i comportamenti che modificando stili di vita e alimentazione possono evidenziare l’insorgere di alcuni disturbi. Vengono elencati di nuovo i trattamenti sanitari, dal primo accesso, all’ambulatorio al trattamento residenziale e presentati i centri e le associazioni per assistenza e cura.

Infine l’appendice sui rischi derivanti da un uso non corretto della Rete e dalle influenze derivanti da messaggi o commenti dannosi e disfunzionali. Risulta molto importante “che i genitori pongano attenzione all’utilizzo che i figli fanno del web. Anche un cambiamento dell’utilizzo del web può rappresentare uno di quei segnali che stanno ad indicare un potenziale esordio del Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione”.

Info:
Interventi accoglienza e triage, Codice Lilla
Raccomandazioni per i familiari
nota Ministero della Salute sui due nuovi documenti

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