Arte dei pizzaioli candidata a Patrimonio culturale immateriale Unesco

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ROMA – Pizza patrimonio Unesco. Con una nota del 4 marzo 2016 il Ministero delle Politiche Agricole comunica che la Commissione nazionale italiana per l’Unesco ha scelto all’unanimità di candidare l’arte dei pizzaioli napoletani per la Lista del patrimonio culturale immateriale.

La Lista del patrimonio immateriale Unesco è entrata in vigore il 30 aprile 2006 ed è stata ratificata dall’Italia il 27 settembre 2007 con Legge n. 167. Si tratta di uno strumento che l’Organizzaione delle Nazioni Unite per l’educazione la scienza e la cultura ha deciso di istituire per salvaguardare, assicurare e incoraggiare il patrimonio immateriale mondiale, ovvero “le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale”. Tradizioni quindi, arti spettacolo, eventi rituali e consuetudini, cognizioni e prassi sulla natura e l’universo, saperi e pratiche artigianali.

Sei sono attualmente gli elementi italiani iscritti: l’opera dei pupi, canto a tenore, arte del violino di Cremona, dieta mediterranea, le macchine a spalla, la vite ad alberello di Pantelleria, inserita di recente nel 2014.

Ora la proposta di aggiungere a questi sei elementi l’arte del pizzaiolo napoletano. La valutazione della candidatura da parte di Unesco verrà effettuata nel 2017 e la risposta arriverà entro dicembre 2017.

Info: Politiche Agricole, arte pizzaiolo candidata Patrimonio Unesco 

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