8 milioni e 600mila consumatori a rischio, 64.500 i dipendenti e in carico presso i servizi sanitari. Sono alcuni dei dati del Ministero della Salute contenuti nella Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati nel 2021 in materia di alcol e problemi correlati presentata nel corso della “Conferenza Nazionale Alcol 2022” che si sta tenendo dal 15 al 17 marzo.
Riassumiamo in elenco i dati principali:
- l’alcol nel 2020 è stato responsabile del 4% delle morti in Europa e del 5% degli anni di vita persi per disabilità;
- 8.600.000 le persone con consumi a rischio in Italia nel 2020, il 22,9% della popolazione maschile e il 9,4% delle donne;
- in dieci anni in Italia consumo occasionale aumentato dal 38,8% al 45,3% nelle donne e dal 14,2% al 22,4% per gli uomini;
- fasce più a rischio 16-17 anni e over 65;
- 800.000 i minorenni a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate;
- binge drinking 8,4% dei giovani tra i 18 e i 24 anni, +7,3% nell’ultimo anno;
- in aumento consumatori di amari aperitivi e superalcolici sommati a vino e birra;
- il consumo di alcol aumenta col crescere dei titoli di studio, in particolare nelle donne;
- 64.527 nel 2020 le persone in carico presso iservizi alcologici, il 22,9% i nuovi e il 74,3% con un’età tra i 30 e i 59 anni.
- 3.700 gli incidenti stradali nel 2020 con almeno uno dei conducenti in stato di ebbrezza.
