Persistenza anticorpi neutralizzanti SARS-CoV-2, studio San Raffaele e Iss

0

Gli anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 persistono nei pazienti almeno fino a otto mesi dal contagio. Sono i dati pubblicati dall’Iss e derivanti da un’indagine condotta dall’Irccs Ospedale San Raffaele e dallo stesso Istituto.

L’indagine ha analizzato il comportamento clinico di 162 pazienti positivi al Covid in un periodo corrispondente a marzo – novembre 2020, con sintomi e gravità della malattia di entità variabile. Pazienti accolti dal Pronto soccorso del San Raffaele, età media 63 anni, 134 i ricoverati.

Lo studio ha mostrato una permanenza degli anticorpi neutralizzanti a otto mesi sulla maggioranza dei pazienti, solo 3 su 162 non mostravano più positività. E indipendentemente dall’ età e da altre patologie presenti. Ha evidenziato inoltre la correlazione tra sviluppo precoce degli anticorpi e reazione alla possibilità di contrarre forme gravi di malattia. Il 79% delle persone coinvolte nell’indagine ha sviluppato anticorpi neutralizzanti entro le prime due settimane ed è risultato essere meno a rischio di malattia grave.

Così Gabriella Scarlatti, direttice dell’Unità di Evoluzione e Trasmissione Virale dell’IRCCS Ospedale San Raffaele: “Quanto abbiamo scoperto ha delle implicazioni sia nella gestione clinica della malattia nel singolo paziente, sia nel contenimento della pandemia. Secondo i nostri risultati, infatti, i pazienti incapaci di produrre anticorpi neutralizzanti entro la prima settimana dall’infezione andrebbero identificati e trattati precocemente, in quanto ad alto rischio di sviluppare forme gravi di malattia. Gli stessi risultati ci danno però anche due buone notizie: la prima è che la protezione immunitaria conferita dall’infezione persiste a lungo; la seconda è che la presenza di una pre-esistente memoria anticorpale per i coronavirus stagionali non costituisce un ostacolo alla produzione di anticorpi contro SARS-CoV-2. Il prossimo step è capire se queste risposte efficaci sono mantenute anche con la vaccinazione e soprattutto contro le nuove varianti circolanti, cosa che stiamo già studiando in collaborazione con i colleghi dell’ISS”.

la tua pubblicità qui
Condividi.

Sull'Autore

Comments are closed.