Calo delle vaccinazioni, false informazioni, il documento Fnomceo

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ROMA – “Nella storia della medicina i vaccini rappresentano una delle più grandi vittorie sulle malattie e sono tra i presidi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo. La prevenzione e la scomparsa di malattie infettive, in passato tra i più terribili flagelli dell’umanità, costituiscono un successo senza pari e, senza dubbio, il più gran numero di vite salvate grazie alla scienza medica. Ed è forse la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo”.

Così esordisce il Documento sui vaccini presentato ieri dalla Fnomceo la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirughi e degli odontoriatri. Documento approvato all’unanimità da tutti gli ordini professionali citati, presa di posizione netta e inequivocabile a sostegno dei vaccini, richiamo etico e deontologico contro la disinformazione medica e mediatica.

Prima di riportare stralci del documento e sintetizzarne le indicazioni, ricordiamo che tra i motivi della pubblicazione di tale presa di posizione, va richiamato il trend progressivo del calo delle vaccinazioni pediatriche registrato negli ultimi anni in Italia. Calo al limite della soglia di sicurezza per la popolazione e che ha indotto le istituzioni sanitarie lo scorso ottobre a reagire richiedendo attenzione e sostegno.

Così il documento Fnomceo: “Dopo due secoli di lento ma inesorabile avanzamento delle vaccinazioni e di quasi completa eradicazione di molte e terribili malattie, si assiste ora ad una regressione della copertura vaccinale derivante non solo da opposizioni marginali e saltuarie, ma da una crisi profonda del rapporto fra razionalità medica e opinione pubblica. Una crisi che investe il rapporto tra scienza e società, oscillante fra le illusioni di una tecnologia miracolosa e il timore o la delusione degli effetti negativi di questa”.

Tra i motivi di questa situazione, della mancanza di fiducia nella vaccinazione Fnomceo individua irrazionalità, individualismo, crisi di autorevolezza dei medici, informazioni non scientifiche su internet, allarme per i pregressi danni da vaccino attualmente estremamente rari e non paragonabili ai rischi delle malattia prevenibili o addirittura di epidemie.

Un quadro preoccupante, nel quale quotidianamente si confonde l’utilità reale del vaccino, e per contrastare il quale la Federazione nazionale dei medici chirurghi e degli odontoiatri ha realizzato un programma d’azione in quindici punti.

Si chiede:

  1. “di intensificare la campagna per l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione;
  2. di intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni;
  3. di riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità
    pubblica;
  4. di migliorare la comunicazione in ambito vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali;
  5. di garantire l’omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale;
  6. di dare il massimo impulso alla vaccinazione nei primi mesi di vita al fine di prevenire patologie potenzialmente gravissime e di assicurare un efficiente sistema di avviso e di richiamo degli appuntamenti vaccinali per diminuire i casi di incompleta vaccinazione;
  7. di sostenere tutte le normative regionali e nazionali tendenti a riaffermare la necessità della vaccinazione, attraverso provvedimenti che accertino validamente il dissenso dei genitori, l’assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, la impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmenten l’assicurazione contro danni da mancata vaccinazione;
  8. di chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione immunitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale;
  9. di sollecitare lo Stato e le Aziende produttrici di vaccini a dare il massimo supporto alla
    ricerca;
  10. di sollecitare il Governo all’adozione di provvedimenti sulla estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale e sulla predisposizione di linee guida per le campagne vaccinali attraverso i mass media;
  11. di favorire il superamento dell’evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i
    magistrati intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della
    evidenza scientifica;
  12. di sollecitare, di fronte al possibile ripetersi di sentenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazione tra vaccini e autismo fondate su singole attestazioni mediche, il Ministero della Salute e le autorità competenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il Pubblico Ministero e ad impugnare siffatti provvedimenti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio;
  13. di favorire un’alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;
  14. di formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;
  15. di uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie prevenibili mediante vaccinazione”.

“Lo stato di salute della popolazione non è un dato definitivamente acquisito ma deve essere continuamente presidiato e difeso e ciò vale per ogni attentato che si voglia portare all’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale”.

“I vaccini sono tra i farmaci più severamente controllati e garantiti riguardo ai profili di sicurezza, proprio perché predisposti per la somministrazione di massa a popolazioni sane o potenzialmente fragili come i neonati e gli anziani”.

Info: Fnomceo Documento sui vaccini

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