ROMA – No a smartphone e tablet prima dei due anni, mentre si mangia o prima di andare al letto. I bambini dovrebbero utilizzare in ogni caso gli strumenti elettronici al massimo per un’ora al giorno. Sono le indicazioni pubblicate dalla Società italiana di pediatria Sip e presentate durante il 74° Congresso Italiano di Pediatria, 12-16 giugno, Roma.
Consigli, informazioni e buone prassi. È la prima volta che la Società italiana di pediatria diffonde ufficialmente un documento sulla salute dei bambini in relazione all’uso dei device elettronici. Lo ha fatto attraverso un position statement che è stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Italian Journal of Pediatrics .
Smartphone e tablet al massimo per un’ora al giorno per i bambini tra i 2 e i 5 anni, due ore tra 6-8 anni, no al telefono “pacificatore” per calmare, accontentare e distrarre i più piccoli, mai contenuti violenti. Ancora, un’esposizione scorretta a tablet e smartphone può incidere su vari aspetti della crescita del minore, dall’apprendimento al benessere generale.
Secondo la Sip un uso inadeguato può essere causa di:
- interferenze nello sviluppo cognitivo dei bambini, che hanno bisogno di esperienze dirette e concrete;
- bassi livelli di attenzione e scarsa propensione ai rapporti sociali;
- aumento del peso, problemi posturali e problemi comportamentali;
- peggioramento della qualità del sonno;
- interferenze sulla vista , secchezza oculare, oppure “condizione chiamata “esotropia acquisita concomitante. Ovvero può causare una tipologia di strabismo che si verifica quando appare una forma di diplopia che coinvolge dapprima solo la visione lontana e poi anche quella ravvicinata”;
- alterazione della percezione dei suoni.
In genere, l’uso di device app e programmi, dovrebbe essere accettato soltanto nel momento in cui prevedano l’interazione con i genitori, la presenza dei genitori. In presenza di strumenti educativi con contenuti adeguati e che implichino l’interazione a due.
Attualmente in Italia otto bambini su dieci tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare, il 30% dei genitori lo usa come “pacificatore” durante il primo anno di vita del bambino, il 70% al secondo anno. Solo il 29% dei genitori chiede consigli in merito al proprio pediatra.
